Le magitragiche avventure di Er Riporter – 7^ p.ta: L’uomo e la bestia.

ptero.jpgLo spiazzo era zeppo di bipedi mostruosi che lanciavano urla disumane ed Er Riporter cercava disperato tra la folla immensa il suo pterodavvitar. Non uno qualunque, ma uno pterocalvo, quello assegnatogli in sorte dal destino. In base alle informazioni del verdone d’ultima generazione Avvitar, i due, se solo si fossero incontrati, si sarebbero riconosciuti all’istante e, a quel punto, il maghetto tri-sfigato avrebbe dovuto domare la belva, infilandogli nel codino almeno uno dei tre capelli rimastigli ancora miracolosamente indenni, che conosceva così bene da dargli del tu e chiamarli per nome (uno, duo e crino). Se l’operazione fosse riuscita, Er, il verdone e i rispettivi ptero avrebbero finalmente potuto decollare alla volta del sacro albero degli antenati e avvicinarsi al tanto anelato insetto subliminale al bromuro.

 

Purtroppo però, i bipedi in circolazione erano un’infinità, tutti piumati all’inverosimile e con certe chiome che sembravano esser state trattate con quantità industriali di crescina; ampie a tal punto, che avrebbero fatto rabbrividire addirittura i Gibson Brothers o i Jackson Five dei primi tempi…

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Strudy & Friends – Andrea Fiore intervista Sabrina Gabriele

Al microfono di Andrea Fiore la brillante ed originale scrittrice Sabrina Gabriele presenta il suo libro ‘Una’, edito da Il Filo – Gruppo Editoriale Albatros di Roma.

La recensione di QLibri

Una è una storia dai tratti divertenti e malinconici, raccontata con la leggerezza e l’erotismo di poesia metropolitana al femminile. Le sue pagine ricordano una sceneggiatura di una commedia americana, spiccano di originalità e ritmo, ma rimandano ai temi universali della bellezza e dell’amore. Come in una puntata di Sex and the City, come in un episodio del Diario di Bridget Jones, Una è godibile, giovane e fresco, specchio di tutte le donne che si affacciano, coraggiose, all’interno del suo incredibile intreccio. Una è sexy e poetico. Sembra scritto fra un sorso di Martini e la boccata di una sigaretta, fra una telefonata frivola ed un’occhiata maliziosa ad un passante… ooops… ad una passante. Ad una passante veloce, come tutte quelle che fanno capolino fra le pagine di Una, cosi’ tante da contraddirne l’unicità del titolo. Perchè Una è un romanzo corale dove l’identificarsi con Vittoria, innamorarsi di Ginevra, fare l’amore con Bianca o piangere insieme a Skipper e’ parte di una cosa che appartiene proprio a tutti, troppo banale menzionarlo.

Buona lettura!!!!

Il sito della scrittrice:
http://sabrinagabriele.blogspot.com/

Strudy & Friends – Andrea Fiore intervista Sabrina Gabriele

Al microfono di Andrea Fiore la brillante ed originale scrittrice Sabrina Gabriele presenta il suo libro ‘Una’, edito da Il Filo – Gruppo Editoriale Albatros di Roma.

La recensione di QLibri

Una è una storia dai tratti divertenti e malinconici, raccontata con la leggerezza e l’erotismo di poesia metropolitana al femminile. Le sue pagine ricordano una sceneggiatura di una commedia americana, spiccano di originalità e ritmo, ma rimandano ai temi universali della bellezza e dell’amore. Come in una puntata di Sex and the City, come in un episodio del Diario di Bridget Jones, Una è godibile, giovane e fresco, specchio di tutte le donne che si affacciano, coraggiose, all’interno del suo incredibile intreccio. Una è sexy e poetico. Sembra scritto fra un sorso di Martini e la boccata di una sigaretta, fra una telefonata frivola ed un’occhiata maliziosa ad un passante… ooops… ad una passante. Ad una passante veloce, come tutte quelle che fanno capolino fra le pagine di Una, cosi’ tante da contraddirne l’unicità del titolo. Perchè Una è un romanzo corale dove l’identificarsi con Vittoria, innamorarsi di Ginevra, fare l’amore con Bianca o piangere insieme a Skipper e’ parte di una cosa che appartiene proprio a tutti, troppo banale menzionarlo.

Buona lettura!!!!

Il sito della scrittrice:
http://sabrinagabriele.blogspot.com/

Fuga da Alcaseltz – 9^ puntata

carceri.jpgCarcerati e guardie erano schierati al centro del cortile sotto il sole cocente a rendere onore alla salma di Mr. Futuredead, direttore, o meglio da poco ex direttore, delle supercarceri di supersicurezza di Alcaseltz,. Il malcapitato era rimasto paralizzato sulla tazza del cesso dopo una mezzoretta dacché aveva assaporato il contenuto della boccettina di salsa di soia requisita con prepotenza alla mensa. Il filtro della morte apparente aveva agito alla perfezione ed ora la bara del prevaricatore scorreva dinnanzi agli occhi di tutti, portata a spalla da quattro galeotti tra i più forzuti. Una nuova lapide si era così aggiunta nel cortile accanto a quella di Jeff Cagone, sfortunata cavia inconsapevole della prima e ultima prova del primo tentativo di fuga messo a punto dalla sgangherata gang di Philip Morris detto Stecca, scoppiata miseramente per incetta di cibo qualche giorno prima, senza che si fosse riusciti a trovare neanche un frammento della scatola nera.

 

“Philip” – bisbigliò Malox – “forse dovremmo dire la verità!”

 

“Ma sei matto?!?” – ribattè l’altro sottovoce – “ci incriminerebbero per direttissima per tentata evasione e i nostri giorni tra queste quattro mura si allungherebbero a dismisura!”

 

Il feretro oltrepassò, attorniato da un nugolo di teste di cuoio con occhi sgranati, la porta centrale delle carceri che si richiuse immediatamente. Da lì poi sarebbe stato imbarcato alla volta della terra ferma e tumulato nel vicino cimitero di Bunkerville.

 

Circa un’ora dopo, il gruppo si ritrovò a mensa ed, esauriti i primi commenti su quanto accaduto, Philip richiamò tutti alla calma, invitandoli a riflettere sulla circostanza che, dopo tutto, l’inconveniente era tornato estremamente utile al gruppo.

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Tutto come l’aveva lasciato lui..

uscio.jpg

Quando Jim e George aprirono la porta di casa ed accesero la luce, l’appartamento apparve loro come l’aveva lasciato lui.. niente era al suo posto.. maglie, camicie, canottiere, mutande, calzini sparsi disordinatamente fuori dall’armadio e dai cassetti.. libri disseminati sui divani e lungo il corridoio, fogli volanti stracciati e calpestati… e poi dappertutto piatti, bicchieri, posate.. soqquadro ovunque.. in soggiorno, in bagno, in camera da letto..

“Che bastardo” – commento Jim tremante dal nervosismo con appena un filo di voce e uno sguardo che era come perso nel vuoto.

“Sì, un gran bel fottuto bastardo” – completò il concetto George, che al contrario di Jim sembrava calmo e pacato.

“Proprio qui ‘sto stronzo doveva venire a rubare” proseguì frastornato Jim – “E adesso che facciamo? S’è preso tutto, persino la cassaforte .. Guarda un po’ che buco alla parete .. mi viene da piangere .. incredibile! “

“Già .. ha portato via .. anche quella”- annui George – “l’ha letteralmente sradicata “

“Dobbiamo andare alla Polizia .. denunciare il furto “- incalzò Jim.

“Direi che non sono per niente d’accordo” – ribatté fermamente George – “Già … direi che non lo sono per niente”

Il racconto continua sul sito satirico-demenziale Strudelone!!

http://strudelone.myblog.it/archive/2010/02/20/tutto-come-l-aveva-lasciato-lui.html

La vera storia di SanRemo..

aureola3.jpgLa vera storia di SanRemo affonda le sue profonde radici nel XII secolo a.c., nella disfatta di Troia, una donna di facili costumi che un enorme cavallo di legno aveva fatto infiammare, dopo averla circuita subdolamente fingendosi a dondolo.

La leggenda vuole che Troia riuscisse a fuggire insieme a un certo Enea, detto anche Euratom, considerato lo scemo del villaggio per via delle sue continue farneticazioni su non ben specificate ricerche legate all’energia da fusione nucleare.. I due approdarono nel Lazio per separarsi subito dopo, perché Troia non riteneva all’altezza il cavallo di Enea, che anzi scherzosamente chiamava pony…

L’uomo fuse irreversibilmente la testata e prese a girare in lungo e in largo il Lazio per fondarvi città sopra città, che denominò tutte indistintamente ‘comune denuclearizzato’ e tappezzò di segnaletiche a forma di triangolino giallo con sopra raffigurato un fulmine tranciato da una ics…

Racconta Virgilio.it, famoso portale degli dei, che la potente stirpe di Enea venne successivamente decimata per mano del malvagio Pirl Harbour, che costrinse Procrea, unica donna superstite della famiglia, a farsi vestale con voto di castità e correlata cintura di latta modello superblindo, nonostante la poveretta fosse già in menopausa avanzata ed in via di decomposizione..

La storia continua su Strudelone!!!

http://strudelone.myblog.it/archive/2010/02/18/la-vera-storia-di-sanremo.html 

Fuga da Alcaseltz – 8^ puntata

 

salsa soia2.jpgPhilip Morris se ne stava ritto con in mano la palla di sterco dinnanzi ai compagni di prigione mummificati e col naso turato. Nell’attesa che arrivassero i filtri della morte apparente, con un cenno del capo li invitava ad estrarre uno alla volta una pagliuzza. Chi avesse preso la più corta avrebbe funto – o, stante il piano di fuga, sarebbe stato meglio dire ‘semi-defunto’ – da cavia nella prima prova del secondo tentativo d’evasione dalle supercarceri di supersicurezza di Alcaseltz.

“Morris” – chiese Gas balbettando – “è proprio necessaria la palla? Non si potrebbe decidere diversamente? Ci sono tanti di quei metodi alternativi e completamente inodore..”

 

“Già” – s’inserì Houdini – “perché giusto le pagliuzze conficcate nella palla di sterco?!? Mi sembra di cattivo gusto!”

“Cattivo gusto?” – ripeté Stucco – “mica ci chiede d’assaggiare la palla.. dobbiamo solo estrarre una pagliuzza!”

“Fallo per primo tu allora se sei così bravo!!” – lo sfidò Malox.

“Ma certo che lo faccio.. lo faccio sì!!” – rispose l’altro raccogliendo al volo l’invito – “ho sentito ben altre puzze nella mia vita e non mi faccio certo intimorire da una misera palla di sterco”. Sollevò le braccia al cielo per enfatizzare il concetto e fu come se all’istante le palle fossero divenute tre, di cui due piazzate sotto le sue ascelle.

“Ora capisco a quali altre puzze ti riferivi, Stucco!!” – commentò Morris visibilmente scosso con una smorfia di disgusto. — > Continua sul sito satirico-demenziale Strudelone!!

Ma Babbo Natale esiste davvero?!?

babbo e renna.jpgQuante volte ci siamo chiesti, in un crescendo d’angoscia mista a sudorazione acida, immersi nell’ombra di una notte tempestosa e senza stelle, se sia più facile che un cammello passi attraverso un George Clooney piuttosto che il viceversa o se sia nato prima l’uomo o la gallina o se sia poi così semplice ritrovare un Ugo in un Pagliai.. e quante illazioni al ticchettio di un orologio da parete che batte ogni secondo (che appunto per questo è e rimane secondo, sennò sarebbe imbattuto)… quanti “se” e “ma” che ci facevano restare svegli ad occhi aperti fino alle prime luci dell’alba, coi nervi tesi, brillantemente discussi in sede d’esame, bisognosi di un massaggio, che affidavamo alle onde di un oceano nella speranza che tra le pareti di una bottiglia raggiungesse la terra lontana delle risposte mai avute…

 

Forse però la domanda che più ci assillava era quella riguardante quel pingue omaccione dalla barba bianca, rubicondo e sorridente che su di una slitta trainata da renne sfrecciava per i cieli del Natale in festa..

 

Ma Babbo Natale esiste davvero?!?

Il racconto continua su.. Strudelone – Demenziale tra storia e leggenda di Andrea Fiore

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Il 28 novembre al Kursaal Kalhesa di Palermo con Navarra Editore

giri di parole.jpgAmici vi ricordo l’appuntamento con Navarra Editore del prossimo 28 novembre al Kursaal Kalhesa di Palermo per festeggiare i due anni d’attività della casa Editrice a Palermo.

Dalle 17.30 alle 20.30 si alterneranno sul palco in una sorta di maratona letteraria scrittori, giornalisti, personalità del mondo della cultura, dell’economia e dell’impegno sociale e tanti tanti amici in Sicilia ed in Italia.

Un mix di molte cose: video, interviste, spazi musicali. Ed in conclusione la premiazione del concorso letterario nazionale ‘Giri di Parole 2009’. ” a cura di Bice Agnello e Gian Mauro Costa, presidenti di giuria. Saliranno sul palco i 15 autori dei racconti premiati, pubblicati nell’antologia “Parto, vieni via con me” e tra questi ci sarò io col mio racconto “Lo stretto indispensabile”!!

Premiazione concorso ‘Giri di Parole’

E’ ormai ufficiale la data della premiazione del concorso ‘Giri di Parole’ della Navarra editore!!!

 navarra.jpg

SABATO 28 NOVEMBRE, dalle 17.30 alle 20.00, vi aspetto in tantissimi al Kalhesa di Palermo all’interno di una serata evento che festeggia i primi due anni d’attività della casa editrice con autori, giornalisti e personalità del mondo della cultura.

 

Tra i vincitori dell’edizione 2009 ci sarò anch’io con il mio racconto ‘Lo stretto indispensabile..’, che ovviamente sarà possibile leggere presto insieme ad altri racconti in una raccolta edita dalla Navarra.

 

Sarà una splendida occasione per conoscerci personalmente. A presto, Andrea Fiore