Il segno di Ozono – 4^ p.ta Racconto online di Andrea Fiore

zorro, spada, maschera, bernardo, diego de la vega, ozono, gas, spray, ambiente, risate, comico, demenziale, satira, andrea fiore, scrittori, autori, emergentiOra Ozono e l’ambidestriero Ambipur, anche se terribilmente acciaccati, erano dentro la tana dei bombolettari e non potevano più tirarsi indietro.

 

“Coraggio, mio fido” – incitò l’uomo mascherato – “dobbiamo andare avanti a oltranza”.

 

“Ozò” – rispose il cavallo, inarcando il folto sopracciglio – “io ‘sta cazzo d’oltranza non so dove sia. O lo sai tu o riattiviamo il satellitare!”

 

“Non credo sia necessario, andremo a naso”.

 

“Brutto scarto d’uomo tappezzato di nero pece, deciditi una buona volta! Andiamo a oltranza o a naso?!? Mi sta a sfocià la nausea!!!”.

 

“Zitto” – l’interruppe Oz – “vedi laggiù quell’uomo che prende il cavallo e lo sella?”

 

“Sì, lo vedo benissimo” – confermò il cavallo ancora contrariato – “e aggiungo pure che quelli sì che sono padroni. Cosa dà al suo cavallo? L’osella, altro che biada di merda!”

 

“Seguiamolo quatti quatti, non deve scorgerci. Ci porterà lui dagli altri”

 

“E poi dici che per te non mi faccio in quatto..”

 

“Secondo me, ti fai solo d’oppio” – ribatté sardonico il mascherato, mentre aguzzava la vista per non perder d’occhio il pedinato.

 

Dopo poco giunsero in un posto dall’odore nauseabondo, tanto che riuscivano a malapena a non dare di stomaco.

 

“Dove siamo finiti?” – chiese il cavallo con la lingua penzoloni, segno di manifesta e forse irreversibile asfissia.

 

“Siamo ai piedi di un castello”

 

“Cazzo, lavarglieli no, di tanto in tanto?!?”

 

“Fanno entrare l’uomo; attivano il ponte lavatoio”

 

“Per fortuna.. sput sput.. il ponte sta funzionando; ‘sto tanfo è davvero orribile! E questi che sono? Sono centinaia!!!”

 

“Non temere, sono i topexan. Ci giocano a favore; eliminano le impurità e i punti neri dei piedi del castello”.

 

[Prosecuzione ed episodi precedenti su Strudelone – Demenziale tra Storia e Leggenda by Andrea Fiore !!!

http://strudelone.myblog.it/archive/2013/06/28/il-segno-di-ozono-3-p-ta-nel-covo-dei-bombolettari.html]

Il segno di Ozono – 4^ p.ta: Nel covo dei bombolettari.

zorro, spada, maschera, bernardo, diego de la vega, ozono, gas, spray, ambiente, risate, comico, demenziale, satira, andrea fiore, scrittori, autori, emergentiOra Ozono e l’ambidestriero Ambipur, anche se terribilmente acciaccati, erano dentro la tana dei bombolettari e non potevano più tirarsi indietro.

 

“Coraggio, mio fido” – incitò l’uomo mascherato – “dobbiamo andare avanti a oltranza”.

 

“Ozò” – rispose il cavallo, inarcando il folto sopracciglio – “io ‘sta cazzo d’oltranza non so dove sia. O lo sai tu o riattiviamo il satellitare!”

 

“Non credo sia necessario, andremo a naso”.

 

“Brutto scarto d’uomo tappezzato di nero pece, deciditi una buona volta! Andiamo a oltranza o a naso?!? Mi sta a sfocià la nausea!!!”.

 

“Zitto” – l’interruppe Oz – “vedi laggiù quell’uomo che prende il cavallo e lo sella?”

 

“Sì, lo vedo benissimo” – confermò il cavallo ancora contrariato – “e aggiungo pure che quelli sì che sono padroni. Cosa dà al suo cavallo? L’osella, altro che biada di merda!”

 

“Seguiamolo quatti quatti, non deve scorgerci. Ci porterà lui dagli altri”

 

“E poi dici che per te non mi faccio in quatto..”

 

“Secondo me, ti fai solo d’oppio” – ribatté sardonico il mascherato, mentre aguzzava la vista per non perder d’occhio il pedinato.

 

Dopo poco giunsero in un posto dall’odore nauseabondo, tanto che riuscivano a malapena a non dare di stomaco.

 

“Dove siamo finiti?” – chiese il cavallo con la lingua penzoloni, segno di manifesta e forse irreversibile asfissia.

 

“Siamo ai piedi di un castello”

 

“Cazzo, lavarglieli no, di tanto in tanto?!?”

 

“Fanno entrare l’uomo; attivano il ponte lavatoio”

 

“Per fortuna.. sput sput.. il ponte sta funzionando; ‘sto tanfo è davvero orribile! E questi che sono? Sono centinaia!!!”

 

“Non temere, sono i topexan. Ci giocano a favore; eliminano le impurità e i punti neri dei piedi del castello”.

 

[Prosecuzione ed episodi precedenti su Strudelone – Demenziale tra Storia e Leggenda by Andrea Fiore !!!

http://strudelone.myblog.it/archive/2013/06/28/il-segno-di-ozono-3-p-ta-nel-covo-dei-bombolettari.html]

Strudy & Friends – Andrea Fiore intervista Sabrina Gabriele

Al microfono di Andrea Fiore la brillante ed originale scrittrice Sabrina Gabriele presenta il suo libro ‘Una’, edito da Il Filo – Gruppo Editoriale Albatros di Roma.

La recensione di QLibri

Una è una storia dai tratti divertenti e malinconici, raccontata con la leggerezza e l’erotismo di poesia metropolitana al femminile. Le sue pagine ricordano una sceneggiatura di una commedia americana, spiccano di originalità e ritmo, ma rimandano ai temi universali della bellezza e dell’amore. Come in una puntata di Sex and the City, come in un episodio del Diario di Bridget Jones, Una è godibile, giovane e fresco, specchio di tutte le donne che si affacciano, coraggiose, all’interno del suo incredibile intreccio. Una è sexy e poetico. Sembra scritto fra un sorso di Martini e la boccata di una sigaretta, fra una telefonata frivola ed un’occhiata maliziosa ad un passante… ooops… ad una passante. Ad una passante veloce, come tutte quelle che fanno capolino fra le pagine di Una, cosi’ tante da contraddirne l’unicità del titolo. Perchè Una è un romanzo corale dove l’identificarsi con Vittoria, innamorarsi di Ginevra, fare l’amore con Bianca o piangere insieme a Skipper e’ parte di una cosa che appartiene proprio a tutti, troppo banale menzionarlo.

Buona lettura!!!!

Il sito della scrittrice:
http://sabrinagabriele.blogspot.com/

Andrea Fiore intervista Massimo Bisotti a Strudy & Friends

Al microfono di Andrea Fiore per Strudy & Friends l’eclettico scrittore e compositore Massimo Bisotti di Roma, che sabato 12 giugno 2010 ha presentato presso il Lab 51 di Via degli Ausoni 47 Roma, il suo primo libro ‘Foto/grammi dell’anima’, edito dalle Edizioni Smasher, in cui affronta il nuovo male del secolo, la paura dei sentimenti e la volontà e la capacità di rimettersi in piedi..

..

 

 

(dal libro Foto/grammi dell’anima)

Ho fatto una festa all’interno di me stesso.
Ho deciso di divertirmi.Di fermarmi un attimo per assaggiare un pasticcino.
Molte persone hanno smesso di fermarsi ad assaggiare un pasticcino.
Sedersi sulla sedia accanto al tavolo e sceglierlo con cura.
Perché scegliere significa pensare e riflettere su quello che ci piace di più.
Inevitabilmente trovarsi faccia a faccia con il gusto e quindi con noi stessi e con la punta estrema dei nostri pensieri.
Abbiamo paura di restare soli e paradossalmente corriamo, ingannando noi stessi, sperando di non accorgercene mai, occupando il tempo in doveri su doveri oltremisura.
La paura di trovarci ci fa perdere il piacere dell’abbandono.
Ci costruiamo muri per proteggerci e un giorno quegli stessi muri diventano una prigione, la nostra prigione.
Non ho mai voluto le inferriate alla finestre.Sono un credulone.Ho sempre pensato che se lascio aperta la finestra prima o poi entrerà tutto il cielo.
Mi mangio da dentro il mio pasticcino senza sensi di colpa.
Lo taglio a metà e te lo offro chiedendoti:
“Vorresti favole senza draghi?” – tu leggera mi rispondi “Sarebbe impossibile…”
“Ma io ti ho invitato alla mia festa, non inventare una scusa per non venire.
Perché il raffreddore d’amore è la malattia cronica più grave che puoi prendere.
Non ti uccide ma non c’è cura, non ti salvi più sai?”
Poi quando suona il campanello mi sorprendo.
Mi piacciono tanto i campanelli.
Sono il suono di un respiro e il respiro non fa mai corrente con la finestra.
Il respiro è presenza..

Prefazione di Giulia Carmen Fasolo

http://www.edizionismasher.it/bisotti/massimobisotti.html

Link all’evento di FB sulla presentazione del libro:

http://www.facebook.com/event.php?eid=125939674101138&ref=nf

Strudy & Friends – Andrea Fiore intervista Rosa Eva Bavetta

Arriva il tanto atteso primo appuntamento con ‘Strudy & Friends’, le matte interviste di Andrea Fiore a personaggi famosi e.. meno famosi di Facebook.

Il programma, prodotto dalla BARACCATI NETWORK per http://strudelone.myblog.it e http://strudyfriends.myblog.it/, si propone di far conoscere attori, poeti, cantanti, pittori, scultori e tantissimi altri personaggi più o meno famosi del Network più visitato del mondo.

Ospite della prima puntata: Rosa Eva Bavetta – scrittrice, critico letterario e poeta.

 
 

Trovi la pagina dell’intervista con tutti i dettagli su Facebook:
Link in evidenza per Rosa Eva Bavetta:

http://www.mezzaghero.brianzaest.it/NumeriOnLine.htm (Sito in cui è possibile leggere il romanzo a puntate ‘All’ombra del gattopardo di Rosa Eva Bavetta)

http://www.modomusica.com/poesia/selezione/edizione2010/rosa_eva_bavetta.html?in=0&out=20 (Sito del Premio Letterario ‘Rime sotto la Luna’ dove è possibile leggere e commentare la poesia ‘Punto e a capo’ di Rosa Eva Bavetta.

http://pqlascintilla.ilcannocchiale.it/2010/04/09/inquietudine_e_speranza_larte.html (‘Inquietudine e speranza’ – articolo di Rosa Eva Bavetta sull’arte di Accursio Truncali, pubblicato su ‘Il Cannocchiale’

Tutto come l’aveva lasciato lui..

uscio.jpg

Quando Jim e George aprirono la porta di casa ed accesero la luce, l’appartamento apparve loro come l’aveva lasciato lui.. niente era al suo posto.. maglie, camicie, canottiere, mutande, calzini sparsi disordinatamente fuori dall’armadio e dai cassetti.. libri disseminati sui divani e lungo il corridoio, fogli volanti stracciati e calpestati… e poi dappertutto piatti, bicchieri, posate.. soqquadro ovunque.. in soggiorno, in bagno, in camera da letto..

“Che bastardo” – commento Jim tremante dal nervosismo con appena un filo di voce e uno sguardo che era come perso nel vuoto.

“Sì, un gran bel fottuto bastardo” – completò il concetto George, che al contrario di Jim sembrava calmo e pacato.

“Proprio qui ‘sto stronzo doveva venire a rubare” proseguì frastornato Jim – “E adesso che facciamo? S’è preso tutto, persino la cassaforte .. Guarda un po’ che buco alla parete .. mi viene da piangere .. incredibile! “

“Già .. ha portato via .. anche quella”- annui George – “l’ha letteralmente sradicata “

“Dobbiamo andare alla Polizia .. denunciare il furto “- incalzò Jim.

“Direi che non sono per niente d’accordo” – ribatté fermamente George – “Già … direi che non lo sono per niente”

Il racconto continua sul sito satirico-demenziale Strudelone!!

http://strudelone.myblog.it/archive/2010/02/20/tutto-come-l-aveva-lasciato-lui.html

La pila di Camilleri..

libri_colorati.jpgLa lettura non fa mai male mi sono sempre detto e ripetuto; però su questo mi sbagliavo!! Fa male eccome!! Provate a inciampare in una pila di almeno 100 libri dell’ultima fatica di Camilleri collocata ad arte dietro un pilastro della libreria che frequentate da sempre e che credevate ormai di riuscire a percorrere ad occhi chiusi per le tante volte in cui ci siete entrati, ne avete percorso i corridoietti, vi siete soffermati davanti agli scaffali.

 

 

Credetemi, è una sensazione unica, mentre il vostro equilibrio diventa instabile e il terreno comincia a mancarvi sotto i piedi, sentire un disordinato fruscio di pagine che si aprono casualmente, accompagnato da tutta una serie di tonfi di piccoli tomi uno dopo l’altro in rapida successione sulle mattonelle bicolore tutt’intorno in un raggio di circa due metri. Un’esperienza imbarazzante sentirvi gli occhi saldamente incollati addosso di così tante persone quante non ne avevate mai notate, così strette e condensate, per metro quadrato.

 

 

Liberata la mente della miriade d’improperi a bocca chiusa con cui vi siete sfogati nel rialzarvi silenziosamente dalla polvere, immaginate infine che, per conservare i buoni rapporti col librario, vi offriate di acquistare cinque o sei copie del libro, quelle più danneggiate dal crollo e decisamente invendibili, e che il librario non si tiri di certo indietro, nonostante i buoni rapporti, perché ve le vende tutte, indistintamente, operando solo un piccolissimo ed insignificante ritocco nel prezzo che tiene conto (dice lui) che sono incidentate.

 

 

Sono sicuro che non proverete volontariamente l’esperienza, almeno che non abbiate dentro di voi un chiaro istinto kamikaze, ma certamente, l’esservi immedesimati vi aiuterà a fare qualche riflessione tipo quelle che hanno abitato la mia mente in tali circostanze. (Continua su Strudelone)

 

 

                        http://strudelone.myblog.it/archive/2010/01/15/la-pila-di-camilleri.html

Intervista ad Andrea Fiore – di Loredana Limone per supereva.it

Ecco l’incipit dell’intervista pubblicata lo scorso 12 dicembre dalla giornalista Loredana Limone sul portale Supereva. Buona lettura, Andrea :O)

Andrea Fiore è l’autore di “Storia di morte, ricotta e mascarpone” (Il Filo). Nato a Catania nel marzo ’63, vive a Palermo dal ’90. Studi classici tra testi di poeti e prosatori greci e romani, poi giurisprudenza e lavoro in azienda. Ha fatto radio per quindici anni e giocato a basket per dieci in D e C nel ruolo di pivot. Per la C, nonostante il suo metro e ottantanove, era un bassotto! Divoratore di cinema, vede spesso commedie brillanti sia americane che nostrane, ma per ovvi motivi preferisce gialli e thriller.

“Storia di morte, ricotta e mascarpone” è il tuo primo romanzo. Ma a quando risale la tua passione per la scrittura?
Ti ringrazio per avermelo chiesto. Solitamente la gente mi chiede se sia l’ultimo. A parte gli scherzi, sì, “Mascarpone” è il mio primo romanzo e spero che ne vengano tantissimi altri sempre sul genere “semi-serial thriller”. La passione per la scrittura credo di averla avuta da sempre. In pratica, sono nato con una penna in dotazione dalla nascita ed un diario di bordo sotto braccio dei nove mesi di gestazione. Da quel momento ho scritto dappertutto e in qualsiasi circostanza. Ad esempio, mi capita spesso d’essere folgorato da un’idea mentre parlo con la gente o sto in fila da qualche parte, come alla cassa del Mc Donald o al casello dell’autostrada. Allora mi blocco, estraggo il telefonino o un pezzetto di carta e prendo appunti volanti.
A proposito di caselli, ricordo di quella volta che ho chiesto al casellante un attimo di pazienza per trascrivere velocemente quanto mi ero appuntato sbadatamente sul ticket durante una sosta in un’area di servizio. Ti lascio immaginare cosa giungesse dalle auto in coda dietro la mia!

CONTINUA SU:

http://guide.supereva.it/letteratura_gastronomica/interventi/2009/12/intervista-ad-andrea-fiore