Boia Dumond Lader – La tutina superpoterica

[Link alla prima puntata]

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“Dove mi stai portando?” – chiese sempre più incuriosito Boia Dumond allo strano tizio, che lo guidava attraverso i bui corridoi di un palazzo del 1100 – “E quella bestia leopardata che scuote la testa minacciosa?!?”

 

“Non temere” – rispose l’altro – “è un pupetto del 1100. Andava di moda all’epoca, insieme alle code di volpi che fluttuavano nell’aria, appese allo specchietto retrovisore”.

 

 “Boati? Da dove provengono?”

 

“Non sono boati, ma bottoni. stiamo per entrare nella stanza dei bottoni. Faresti bene a tapparti le orecchie; a volte sono talmente forti che spaccano i timpani”.

 

“Che mi frega dei timpani? Mica suono, io!” – bofonchiò Boia contrariato.

 

“Dopo questa ne ho la certezza matematica” – annuì soddisfatto l’altro, mentre apriva una porta scricchiolante e lo invitava ad accedere e ad accomodarsi su una seggiola – “tu sei davvero l’uomo giusto, amico”.


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Il nuovo libro semi-serial thriller di Andrea Fiore

The Day After Mascarpone!!! Il titolo del libro è ancora top secret, ma è certo che stanno per tornare Haddock & Parrish, la strampalata coppia investigativa, nata dalla perfida mente di Andrea Fiore.

 

Un nuovo caso, altamente pericoloso e imprevedibile, avvincente e incredibilmente demenziale!!!

 

 

 

 

 

 

Se non hai ancora letto il primo semi-serial thriller “Storia di morte, ricotta e mascarpone”, edito da Il Filo – Roma, sei ancora in tempo. Prenotalo subito sul web:

 

Pagina Il Filo

http://www.ilfiloonline.it/index.php?page=shop.product_details&flypage=flypage.tpl&product_id=2360&category_id=28&option=com_virtuemart&Itemid=175&vmcchk=1

 

Pagina La Feltrinelli

http://lafeltrinelli.it/products/9788856709964/Storia_di_morte,_ricotta_e_mascarpone_(semi-serial_thriller)/Andrea_Fiore.html?prkw=storia%20di%20morte,%20ricotta%20e%20mascarpone&srch=0&Cerca.x=0&Cerca.y=0&cat1=1&prm=

 

IBS

http://www.ibs.it/code/9788856709964/fiore-andrea/storia-di-morte-ricotta.html

 

 

Scremati dal destino – San Valentino vent’anni dopo.

cupidoultima.jpgMaso si era da poco accasciato sul morbido sofà in soggiorno e, scostate con un’abile mossa d’una decina di centimetri le pantofole dai piedi, aveva preso a grattarseli svogliatamente l’un l’altro, mentre sfogliava al massimo dell’orgasmo le morbide pagine rosa della gazzetta dello sport. Gongolava tra sé e sé alla vista di tutte quelle notizie, perché le conosceva bene, anche il piccolo trafiletto schiaffato in fondo alla pagina, e in cuor suo si sentiva al sicuro nel rendersi conto che teneva tutto sotto controllo. Il calcio, e lo sport in genere, non avevano segreti per lui. Macché politica, sociale, economia.. tutte bestie insulse! Una sana ignorante coattissima lettura rigenerante della gazzetta era quel che ci voleva per rimetterlo in vita, per ricordargli che era un vero uomo, ricco di conoscenze valide e spendibili. A un tratto, alzò gli occhi, come colto da una strana sensazione di panico. Si sentì attraversare la schiena da un brivido gelido. Una goccia di sudore freddo, come una fredda lama nel buio fondo della notte. Chiuse il giornale, lo ripose accuratamente sul tavolinetto, e si piegò in basso verso un mobiletto per aprire di scatto il secondo cassetto. Lo fece a occhi chiusi, temendo il peggio. Poi, la liberazione. L’album era lì, con le figurine in bella mostra. Voltò le pagine velocemente e.. per fortuna, tutto in regola, proprio come l’aveva lasciato lui. Che imprudente ch’era stato. Se gli fosse successo qualcosa non se lo sarebbe perdonato! Scrisse sull’agenda del telefonino un breve memo periodico con allarme per i lunedì sera alle venti e trenta: <<martedì ricordarsi inquietante presenza in giro casa figlio rompicoglioni donna pulizia quindi album figurine cassaforte>>. Si lasciò nuovamente crollare sul divano e, tirato un profondo respiro di sollievo, riprese da dove l’aveva improvvisamente interrotto l’impegnativo compito d’aggiornamento rosa. Fu proprio in quell’istante che si aprì la porta di casa ed entrò Mara con i capelli impermanentati di fresco.

 

“Beh, che ne pensi del mio nuovo look?” – esordì alla volta dell’uomo, che per istinto di conservazione si era appena trincerato dietro la gazzetta. Poi, dato che l’altro se ne stava in silenzio, proseguì irritata – “insomma, ti piace ‘sto taglio di capelli?”

 

“Ah, meno male, sono capelli” – rispose Maso con una leggera smorfia di perplessità sulle labbra – “credevo ti si fosse attaccato in testa un gatto nero..”.

 

“Seee..” – chiosò lei – “e magari eri lì lì per chiamare i pompieri per farlo scendere..”

[Il racconto continua su StrudelOne: http://strudelone.myblog.it/archive/2011/01/27/scremati-dal-destino-san-valentino-vent-anni-dopo.html

 

 

Ragioni di.. sicurezza! – Racconto di Andrea Fiore

taccuino.jpgGeorge sollevò una palpebra, molto lentamente, con un movimento quasi del tutto impercettibile a occhio umano. Subito dopo, toccò all’altra. L’aprì con gli stessi identici tempi e modalità. Rimase quindi immobile sul letto, come fosse inchiodato. Se solo avesse potuto, si sarebbe immediatamente rimesso a dormire a oltranza, sprofondando in un sonno pesante, nell’attesa che tornasse lei.

 

Deborah era uscita di casa all’alba. Dopo qualche rumoretto qua e là tra le quattro pareti del bagno e quelle della camera da letto, l’aveva sentita chiudere agitata la zip del trolley, rispondere al citofono e scaraventarsi giù per le scale a prendere il taxi, che doveva essere in strada ad aspettarla già da un bel po’. Non era solita andar via per lavoro e, quand’era accaduto, era stato solo per un paio di giorni, insomma, una cosa indolore, come una piccola puntura d’insetto, che, a parte il fastidio iniziale, dimentichi in fretta. Stavolta, però non era come le altre. Sarebbe stata via per un’intera settimana e per George era terribile!

[ E’ l’incipit della prima parte del racconto. Qui sotto i link alla prima e alla seconsa parte:

http://strudelone.myblog.it/archive/2010/09/23/ragioni-di-sicurezza-parte-prima.html

http://strudelone.myblog.it/archive/2010/09/23/ragioni-di-sicurezza-parte-dopo.html ]

 

La fiaba di Andrea Fiore a sostegno dell’Associazione Sindrome di Crisponi e malattie rare

cover.jpgAmici miei carissimi,

questa è un’iniziativa umanitaria cui tengo davvero tanto. Spero che da parte vostra ci sia la massima adesione e tanta disponibilità nel promuovere la mission tra i vostri amici. Basta anche un piccolo segno d’amore

Ho scritto ‘ALLA RICERCA DELL’ACCA PERDUTA’ qualche anno fa. E’ una fiaba nel mio stile personale, tra il demenziale e il serio, tra zucchero e sale, proprio come la vita.

E’ un dono d’amore che ho voluto fare a un gruppo di vivaci ragazzini che completavano allora una splendida avventura durata cinque anni: gli alunni della 5^ E di una Scuola Elementare di Palermo.

Il racconto, fino a oggi, è rimasto praticamente inedito, custodito nella mia mente, in quella dei protagonisti di quella classe e negli scaffali delle librerie delle loro case, ma forse, mi sono detto, non ha ancora esaurito il suo messaggio d’amore. Ecco perché ho pensato di metterlo in vendita in versione pdf (offerta libera) e di donare i proventi all’ASSOCIAZIONE SINDROME DI CRISPONI E MALATTIE RARE (http://www.sindromedicrisponi.it) per sostenere i progetti dedicati ai piccoli affetti da malattie rarissime, che hanno tanto bisogno del nostro aiuto!

PARTECIPARE all’iniziativa è semplicissimo!io.JPG

Basta fare un versamento sul CONTO CORRENTE POSTALE numero 81776163, intestato a:

ASSOCIAZIONE SINDROME DI CRISPONI E MALATTIE RARE

 

Nella CAUSALE occorrerà inoltre specificare:

a) che la donazione è per il racconto di Andrea Fiore (scrivere: ‘DONAZIONE DA FIABA ANDREA FIORE’);

b) il NOME del donatore o della persona (un amico, figlio, nipote), cui dovrà essere indirizzata la fiaba, e ovviamente l’INDIRIZZO E-MAIL.

Io e l’Associazione confidiamo nel vostro immenso cuore e comunque.. anche un ‘pensierino’ va bene lo stesso :O)

acca perduta.jpg

Un affettuoso abbraccio, Andrea :O)

La vera storia di SanRemo..

aureola3.jpgLa vera storia di SanRemo affonda le sue profonde radici nel XII secolo a.c., nella disfatta di Troia, una donna di facili costumi che un enorme cavallo di legno aveva fatto infiammare, dopo averla circuita subdolamente fingendosi a dondolo.

La leggenda vuole che Troia riuscisse a fuggire insieme a un certo Enea, detto anche Euratom, considerato lo scemo del villaggio per via delle sue continue farneticazioni su non ben specificate ricerche legate all’energia da fusione nucleare.. I due approdarono nel Lazio per separarsi subito dopo, perché Troia non riteneva all’altezza il cavallo di Enea, che anzi scherzosamente chiamava pony…

L’uomo fuse irreversibilmente la testata e prese a girare in lungo e in largo il Lazio per fondarvi città sopra città, che denominò tutte indistintamente ‘comune denuclearizzato’ e tappezzò di segnaletiche a forma di triangolino giallo con sopra raffigurato un fulmine tranciato da una ics…

Racconta Virgilio.it, famoso portale degli dei, che la potente stirpe di Enea venne successivamente decimata per mano del malvagio Pirl Harbour, che costrinse Procrea, unica donna superstite della famiglia, a farsi vestale con voto di castità e correlata cintura di latta modello superblindo, nonostante la poveretta fosse già in menopausa avanzata ed in via di decomposizione..

La storia continua su Strudelone!!!

http://strudelone.myblog.it/archive/2010/02/18/la-vera-storia-di-sanremo.html 

Fuga da Alcaseltz – 8^ puntata

 

salsa soia2.jpgPhilip Morris se ne stava ritto con in mano la palla di sterco dinnanzi ai compagni di prigione mummificati e col naso turato. Nell’attesa che arrivassero i filtri della morte apparente, con un cenno del capo li invitava ad estrarre uno alla volta una pagliuzza. Chi avesse preso la più corta avrebbe funto – o, stante il piano di fuga, sarebbe stato meglio dire ‘semi-defunto’ – da cavia nella prima prova del secondo tentativo d’evasione dalle supercarceri di supersicurezza di Alcaseltz.

“Morris” – chiese Gas balbettando – “è proprio necessaria la palla? Non si potrebbe decidere diversamente? Ci sono tanti di quei metodi alternativi e completamente inodore..”

 

“Già” – s’inserì Houdini – “perché giusto le pagliuzze conficcate nella palla di sterco?!? Mi sembra di cattivo gusto!”

“Cattivo gusto?” – ripeté Stucco – “mica ci chiede d’assaggiare la palla.. dobbiamo solo estrarre una pagliuzza!”

“Fallo per primo tu allora se sei così bravo!!” – lo sfidò Malox.

“Ma certo che lo faccio.. lo faccio sì!!” – rispose l’altro raccogliendo al volo l’invito – “ho sentito ben altre puzze nella mia vita e non mi faccio certo intimorire da una misera palla di sterco”. Sollevò le braccia al cielo per enfatizzare il concetto e fu come se all’istante le palle fossero divenute tre, di cui due piazzate sotto le sue ascelle.

“Ora capisco a quali altre puzze ti riferivi, Stucco!!” – commentò Morris visibilmente scosso con una smorfia di disgusto. — > Continua sul sito satirico-demenziale Strudelone!!

Il 28 novembre al Kursaal Kalhesa di Palermo con Navarra Editore

giri di parole.jpgAmici vi ricordo l’appuntamento con Navarra Editore del prossimo 28 novembre al Kursaal Kalhesa di Palermo per festeggiare i due anni d’attività della casa Editrice a Palermo.

Dalle 17.30 alle 20.30 si alterneranno sul palco in una sorta di maratona letteraria scrittori, giornalisti, personalità del mondo della cultura, dell’economia e dell’impegno sociale e tanti tanti amici in Sicilia ed in Italia.

Un mix di molte cose: video, interviste, spazi musicali. Ed in conclusione la premiazione del concorso letterario nazionale ‘Giri di Parole 2009’. ” a cura di Bice Agnello e Gian Mauro Costa, presidenti di giuria. Saliranno sul palco i 15 autori dei racconti premiati, pubblicati nell’antologia “Parto, vieni via con me” e tra questi ci sarò io col mio racconto “Lo stretto indispensabile”!!