Philip Morris se ne stava ritto con in mano la palla di sterco dinnanzi ai compagni di prigione mummificati e col naso turato. Nell’attesa che arrivassero i filtri della morte apparente, con un cenno del capo li invitava ad estrarre uno alla volta una pagliuzza. Chi avesse preso la più corta avrebbe funto – o, stante il piano di fuga, sarebbe stato meglio dire ‘semi-defunto’ – da cavia nella prima prova del secondo tentativo d’evasione dalle supercarceri di supersicurezza di Alcaseltz.
“Morris” – chiese Gas balbettando – “è proprio necessaria la palla? Non si potrebbe decidere diversamente? Ci sono tanti di quei metodi alternativi e completamente inodore..”
“Già” – s’inserì Houdini – “perché giusto le pagliuzze conficcate nella palla di sterco?!? Mi sembra di cattivo gusto!”
“Cattivo gusto?” – ripeté Stucco – “mica ci chiede d’assaggiare la palla.. dobbiamo solo estrarre una pagliuzza!”
“Fallo per primo tu allora se sei così bravo!!” – lo sfidò Malox.
“Ma certo che lo faccio.. lo faccio sì!!” – rispose l’altro raccogliendo al volo l’invito – “ho sentito ben altre puzze nella mia vita e non mi faccio certo intimorire da una misera palla di sterco”. Sollevò le braccia al cielo per enfatizzare il concetto e fu come se all’istante le palle fossero divenute tre, di cui due piazzate sotto le sue ascelle.
“Ora capisco a quali altre puzze ti riferivi, Stucco!!” – commentò Morris visibilmente scosso con una smorfia di disgusto. — > Continua sul sito satirico-demenziale Strudelone!!