Fuga da Alcaseltz – 9^ puntata

carceri.jpgCarcerati e guardie erano schierati al centro del cortile sotto il sole cocente a rendere onore alla salma di Mr. Futuredead, direttore, o meglio da poco ex direttore, delle supercarceri di supersicurezza di Alcaseltz,. Il malcapitato era rimasto paralizzato sulla tazza del cesso dopo una mezzoretta dacché aveva assaporato il contenuto della boccettina di salsa di soia requisita con prepotenza alla mensa. Il filtro della morte apparente aveva agito alla perfezione ed ora la bara del prevaricatore scorreva dinnanzi agli occhi di tutti, portata a spalla da quattro galeotti tra i più forzuti. Una nuova lapide si era così aggiunta nel cortile accanto a quella di Jeff Cagone, sfortunata cavia inconsapevole della prima e ultima prova del primo tentativo di fuga messo a punto dalla sgangherata gang di Philip Morris detto Stecca, scoppiata miseramente per incetta di cibo qualche giorno prima, senza che si fosse riusciti a trovare neanche un frammento della scatola nera.

 

“Philip” – bisbigliò Malox – “forse dovremmo dire la verità!”

 

“Ma sei matto?!?” – ribattè l’altro sottovoce – “ci incriminerebbero per direttissima per tentata evasione e i nostri giorni tra queste quattro mura si allungherebbero a dismisura!”

 

Il feretro oltrepassò, attorniato da un nugolo di teste di cuoio con occhi sgranati, la porta centrale delle carceri che si richiuse immediatamente. Da lì poi sarebbe stato imbarcato alla volta della terra ferma e tumulato nel vicino cimitero di Bunkerville.

 

Circa un’ora dopo, il gruppo si ritrovò a mensa ed, esauriti i primi commenti su quanto accaduto, Philip richiamò tutti alla calma, invitandoli a riflettere sulla circostanza che, dopo tutto, l’inconveniente era tornato estremamente utile al gruppo.

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Pasqua: nulla di nuovo dentro l’uovo..

uovo-pasqua-fiocco.jpgAlle otto e mezza di sera di quel sabato del 2052, le strade del centro erano ancora intasate di gente che si affrettava a concludere gli acquisti per la festa di Pasqua.. dalle buste sbucavano fuori ciuffettoni di carta dorata e argentata, raffinato involucro di pregiate uova di cioccolato al latte, fondente o extrafondente, e tutti si davano un gran da fare come spericolati saltimbanchi a schivare cose, persone e animali, nel disperato tentativo d’evitare, in quella corsa sfrenata, la classica ‘frittatona di cioccolato’!!

 

Bob era disperato.. sarebbe già dovuto essere a casa di Lorna e non ingabbiato nelle terrificanti fauci di un traffico che non l’avrebbe mollato prima d’un paio d’ore.. non poteva neanche avvisare, perché le reti telefoniche erano kaputt.. dovevano avere avuto tutti la stessa brillante idea di chiamar casa nello stesso medesimo istante e.. porca miseria, era disperato!! Meglio mantenere la calma.. dopo tutto Lorna, fatti due o tre tentativi a vuoto al suo telefonino, avrebbe provato a chiamare, nell’ordine, le centrali di polizia, gli ospedali della contea e per finire, dulcis in fundo, tutti gli obitori dello Stato… Non c’era proprio nulla di che preoccuparsi!! Arrgghh!!!

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C

Strudel con ricotta e spinaci


Lo strudel con ricotta e spinaci, è un’appetitosa torta salata da servire a fette calda o fredda; la sua preparazione è abbastanza semplice e può essere un’idea valida per una cena rustica, un pic-nic, o un veloce spuntino. Il suo ripieno ricorda, per alcuni ingredienti (come l’uvetta e i pinoli), lo strudel di mele, ma la ricotta e gli spinaci…

‘Mascarpone’ di Andrea Fiore alla Cairo International Book Fair

cairo.jpgOrmai è ufficiale!! ‘Mascarpone’, dal 28 gennaio al 10 febbraio 2010, sarà presente alla 42esima edizione della “Cairo International Book Fair”, uno degli eventi più prestigiosi del mondo della letteratura.

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Se vi trovaste a passare da quelle parti e vi venisse voglia di leggere, adesso sapete cosa fare.. :O)

 

 

Fuga da Alcaseltz – 8^ puntata

 

salsa soia2.jpgPhilip Morris se ne stava ritto con in mano la palla di sterco dinnanzi ai compagni di prigione mummificati e col naso turato. Nell’attesa che arrivassero i filtri della morte apparente, con un cenno del capo li invitava ad estrarre uno alla volta una pagliuzza. Chi avesse preso la più corta avrebbe funto – o, stante il piano di fuga, sarebbe stato meglio dire ‘semi-defunto’ – da cavia nella prima prova del secondo tentativo d’evasione dalle supercarceri di supersicurezza di Alcaseltz.

“Morris” – chiese Gas balbettando – “è proprio necessaria la palla? Non si potrebbe decidere diversamente? Ci sono tanti di quei metodi alternativi e completamente inodore..”

 

“Già” – s’inserì Houdini – “perché giusto le pagliuzze conficcate nella palla di sterco?!? Mi sembra di cattivo gusto!”

“Cattivo gusto?” – ripeté Stucco – “mica ci chiede d’assaggiare la palla.. dobbiamo solo estrarre una pagliuzza!”

“Fallo per primo tu allora se sei così bravo!!” – lo sfidò Malox.

“Ma certo che lo faccio.. lo faccio sì!!” – rispose l’altro raccogliendo al volo l’invito – “ho sentito ben altre puzze nella mia vita e non mi faccio certo intimorire da una misera palla di sterco”. Sollevò le braccia al cielo per enfatizzare il concetto e fu come se all’istante le palle fossero divenute tre, di cui due piazzate sotto le sue ascelle.

“Ora capisco a quali altre puzze ti riferivi, Stucco!!” – commentò Morris visibilmente scosso con una smorfia di disgusto. — > Continua sul sito satirico-demenziale Strudelone!!

Scena esilarante dal film cult ‘Kops’ di Josef Fares (2003)

 

kops.jpgUna scena davvero esilarante ricca di citazioni che spaziano dai vecchi film western a Matrix. Tratta dal film cult ‘Kops’ di Josef Fares – Anno 2003 Danimarca/Svezia. Lo stesso regista del famosissimo Jalla! Jalla! (2000).

La trama del Film – In una piccola cittadina svedese i criminali scarseggiano e i quattro poliziotti del commissariato (Jacob, Benny, Agneta e Lasse) rischiano di perdere il posto Passano ormai l’intera giornata di lavoro a giocare a carte e a chiacchierare. Arriva però una bella ispettrice con una notizia agghiacciante: la stazione presto verrà chiusa. I quattro poliziotti si danno però da fare per evitare che ciò accada con un piano geniale anche se non proprio rispettoso della legge. Verranno scoperti?

 

Attori – Fares Fares, Torkel Petersson, Goran Ragnerstam, Sissela Kyle, Eva Rose, Christian Fiedler, Erik Ahrnbom, Yngve Dahlberg, Harry Goldstein, Sven-Ake Gustavsson, Jan Fares, Michael Fares, Viktor Friberg, Kerstin Hellstrom, Carina Boberg, Jerker Fahlstrom, Mathias Gullbrandson, Paula McManus, Elisabet Svensson Ruoli ed Interpreti

 

Intervista ad Andrea Fiore – di Loredana Limone per supereva.it

Ecco l’incipit dell’intervista pubblicata lo scorso 12 dicembre dalla giornalista Loredana Limone sul portale Supereva. Buona lettura, Andrea :O)

Andrea Fiore è l’autore di “Storia di morte, ricotta e mascarpone” (Il Filo). Nato a Catania nel marzo ’63, vive a Palermo dal ’90. Studi classici tra testi di poeti e prosatori greci e romani, poi giurisprudenza e lavoro in azienda. Ha fatto radio per quindici anni e giocato a basket per dieci in D e C nel ruolo di pivot. Per la C, nonostante il suo metro e ottantanove, era un bassotto! Divoratore di cinema, vede spesso commedie brillanti sia americane che nostrane, ma per ovvi motivi preferisce gialli e thriller.

“Storia di morte, ricotta e mascarpone” è il tuo primo romanzo. Ma a quando risale la tua passione per la scrittura?
Ti ringrazio per avermelo chiesto. Solitamente la gente mi chiede se sia l’ultimo. A parte gli scherzi, sì, “Mascarpone” è il mio primo romanzo e spero che ne vengano tantissimi altri sempre sul genere “semi-serial thriller”. La passione per la scrittura credo di averla avuta da sempre. In pratica, sono nato con una penna in dotazione dalla nascita ed un diario di bordo sotto braccio dei nove mesi di gestazione. Da quel momento ho scritto dappertutto e in qualsiasi circostanza. Ad esempio, mi capita spesso d’essere folgorato da un’idea mentre parlo con la gente o sto in fila da qualche parte, come alla cassa del Mc Donald o al casello dell’autostrada. Allora mi blocco, estraggo il telefonino o un pezzetto di carta e prendo appunti volanti.
A proposito di caselli, ricordo di quella volta che ho chiesto al casellante un attimo di pazienza per trascrivere velocemente quanto mi ero appuntato sbadatamente sul ticket durante una sosta in un’area di servizio. Ti lascio immaginare cosa giungesse dalle auto in coda dietro la mia!

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