Due rette parallele – Racconto di Andrea Fiore

timidezza,rette parallele,geometria,libri,racconti,umorismo,risate,comico,coppia,innamoramento,amore, andrea fioreDick era segretamente innamorato di Mary e Mary lo era di Dick. Il ragazzetto, sebbene avesse solo sette anni, avrebbe superato impavido montagne, scavato tunnel profondissimi, attraversato tre volte la manica a nuoto per lei e lei avrebbe volentieri rinunciato a un irresistibile tiramisù con decaffeinato pieno zeppo di pezzettoni tondi tondi e spessi di cioccolato fondente per lui. Tutto questo e altro ancora avrebbero fatto, sfidato intrepidi le leggi della natura, rinunciato senza una sola lacrima a un’ora col tuo campione preferito di football o col tuo attore super sexy, pur di scambiarsi un unico piccolo tenero bacio. L’unica cosa che però avrebbero dovuto fare, cioè parlare o agire d’impulso, questo no! Questo mai!

[Il racconto continua su StrudelOne:

 http://strudelone.myblog.it/archive/2011/09/29/due-rette-parallele.html ]

 

 

La ‘roba introvabile’ – di Andrea Fiore

Vicolo3.jpg“Quanta strada Stefano.. quanta ancora?!?”

 

“Zitto Matteo, ci siamo quasi.. ecco il vicolo, seguimi e non fiatare!!”

 

“Ma.. è un vicolo cieco Stefano.. io non mi fido dei vicoli ciechi!!”

 

“Preferisci forse quelli muti o sordomuti?!?”

 

“Ma non capisci Stefano? Un vicolo cieco è.. è.. è senza uscita, cavolo!!”

 

“Ma è proprio necessaria un’uscita Matteo? Metti caso che ti piaccia stare nel vicolo, che ti ci affezioni… se poi ci fosse un’uscita, sarebbe una catastrofe!”

 

“Non so se il gioco valga la candela.. senti il cuore come batte?”

 

“Sebbene ci troviamo in un vicolo buio, ad esser sincero, non credo che in assoluto un cuore che batta abbia tanto mercato Matteo.. comunque faresti bene a trovargli un protettore visti i tempi..”

 

“Insomma.. questa ‘roba’ che mi hai promesso di trovare in fondo a questo maledettissimo vicolo cieco è davvero buona? Tagliata bene?”

 

“E’ tagliata una meraviglia Matteo.. roba da amatori.. ti manda in estasi per due ore e forse più e..”

 

“Cos’è stato.. hai sentito questo rumore? Era lì.. in fondo.. in mezzo all’immondizia!!”

 

[Il racconto di Andrea Fiore continua su Strudelone!!

http://strudelone.myblog.it/archive/2010/06/30/la-roba-introvabile.html ]

Nasce Strudy & Friends!!!

strudyefriends.jpgCirca un anno fa, dalla fantasia malsana di Andrea Fiore nasceva Strudelone – Demenziale tra Storia e Leggenda, un mega-calderone dove riversare storielle e racconti divergenti partoriti dalla mente di questo losco figuro.. oggi dalla stessa fonte nasce Strudy & Friends per dare spazio e sfogo ad altre menti folli che vogliano farsi ascoltare!!

Ma, andiamo un pò indietro nel tempo, per chi si fosse messo in contatto solo in quest’ultima manciata di secondi e si stesse chiedendo ‘What’s Strudelone?!?”

Strudelone è questo e quell’altro… convergenza e divergenza… sapere e inventare… un misto che si colloca meravigliosamente sospeso in una sorta di spaziotempo che sa di storia e leggenda.. Strudelone è la sottile linea di follia che scivola in te e ti scorre a colorare una giornata che se affidata alla sola ragione rimarrebbe irrimediabilmente impregnata di toni e sfumature grigio-scure… è il sorriso sulle labbra.. la ruga che comunica ilarità.. il naso rosso di un clown… lo scivolone sulla buccia di banana… la gaffe inaspettata… Strudelone è il dolce brainstorming del pasticciere che esplode creatività nelle sue innumerevoli variabili… è dolce e un po’ salato… zucchero e sale della vita… Strudelone è il modo in cui ci chiamiamo scherzosamente con alcuni amici… è il blog creato per te, anzi.. per una parte di te… l’emisfero destro della tua mente… ed ecco la ricetta..

..il dolce segreto dello strudelone si fa risalire per tradizione popolana a Newton, anche se la madre ripeteva che non gli sembrava tutta farina del suo Isacco… Vediamo un po’… versate la farina su di un tagliere e fateci un buco nel mezzo… meglio se alla farina, perché un mio amico lo ha fatto al tagliere e per quella sera pasta e ceci… Tagliate il burro a pezzettini… prima che si sciolga.. ok versatelo così com’è… Rompete un uovo e… dopo aver pulito ben bene… rompetene un altro… stavolta sull’impasto.. ooooo…kkeiii… ora stendeteci sopra po’ di zucchero a velo… un velo pietoso e completate con una scorza grattugiata di limone e una presa di sale da dueeventiiiiiiiiiiiiiii……volttttt… A questo punto sarete già ricci crespi e ondulati senza manco l’uso di un solo bigodino… ecco perché è consigliabile preparare la pietanza il sabato pomeriggio… sostituisce il parrucchiere divinamente e ci ha il suo bel tornaconto economico… Lavorate l’impasto fino a che risulti omogeneo e poi in frigo a riposare per circa un’ora… Ok l’ora è passata… adesso potete uscire dal frigo… piano mi raccomando… e attenzione alla brina… Per il ripieno, trovate una mela molto matura e fatela correre… correre.. correre.. finché perdendo l’equilibrio cada e si sbucci da sola… tagliatela in piccoli pezzi e portatela con voi in una ventiquattrore al posto che vi dirò nella mia prossima telefonata.. e senza avvertire la Polizia … guai a voi.. io non scherzo.. sono un professionista del frutto… Amalgamate la mela con lo zucchero, il pan grattato… grattato? Vabbè, fa niente… l’uva sultanina, i pinoli, il rum, lo zucchero vanigliato, quello ossigenato e quello con le mesce, la cannella e la scorza di limone grattugiata… Accendete il forno.. adesso ci pensate?!? Stendete con violenza l’impasto fino ad ottenere una spoglia mortale di circa 40x26cm da mettere su di una teglia imburrata o con della carta forno. Versate il ripieno nel mezzo della spoglia e chiudetela a rotolo da appendere in bagno. Mettete in forno a 180°C (non a 90° perché altrimenti si versa) per 35 minuti, quindi estraetelo dal forno ogni 5 minuti per 2 minuti circa e guardatelo di tanto in tanto senza farvi vedere.. Infine… servite a tavola per i prossimi vent’anni.. la cucina non fa per voi!!!

Aspetto vostre folli elucubrazioni e voli pindarici.. a presto, Andrea Fiore, alias Strudy .. 😉