Agente ‘secreto’ zerozero-muco: la spia che non fiutava – 5^ p.ta

interruttore.jpg“Insomma, direttore, dove si trova la ragazza?” – insistette Svenson spazientito – “vi ostinate a non collaborare. L’avete capito o no che sono qui per salvare il mondo?”

 

“Chiedo venia” – rispose l’altro stizzito – “non mi ero reso conto d’avere di fronte addirittura Atlante affaticato col mondo sul groppone”.

 

“La smetta di scherzare. Abbiamo pochissimo tempo?”

 

“Sono certo che se lo farà bastare. Lei fa cose incredibili in pochissimo tempo..” – sentenziò il direttore, mostrando mestamente un misero frammento del vaso ming, appena raccolto da terra.

 

“Andate tutti a quel paese, mi arrangerò da solo!” – urlò l’agente, sgattaiolando via rumorosamente da quel po’ che rimaneva del mega-vaso. Poi, sotto gli occhi esterrefatti del direttore e della folla pietrificata, percorse velocemente un breve corridoio e si presentò al punto informazioni.

 

“Desidera?” – rispose dall’altra parte della vetrata una vecchietta merlettata fino al collo in evidente stato di decomposizione avanzato plurimo aggravato.

 

“Ehm” – esordì Stewart perplesso – “è il punto informazioni o sono passato direttamente alla sezione antico Egitto?”

 

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Usa, si dichiarano colpevoli le spie russe arrestate

Come ai tempi della Guerra fredda sarebbe stato raggiunto un accordo per uno scambio di spie tra Stati Uniti e Russia. Potrebbe essere rilasciato l’esperto nucleare Sutyagin, arrestato 11 anni fa con l’accusa di tradimento a favore di Washington     Le spie russe arrestate il mese scorso hanno accettato di dichiararsi colpevoli…

Spie arrestate, l’ira di Mosca «Vogliamo spiegazioni»


All’indomani della visita del leader del Cremlino Medvedev. Proteste russe per il blitz dell’Fbi: catturati in dieci. «Accuse infondate». Il caso di Anna Chapman   Il ministro degli Esteri russo Lavrov (Epa) MOSCA – Lo smantellamento di una rete di dieci spie russe infiltrate da molti anni negli Stati Uniti ha fatto soffiare per alcune…

Agente ‘secreto’ zerozero-muco: la spia che non fiutava – 3^ p.ta

ragazza orecchino2.jpgStewart Svenson se ne stava muto e come pietrificato al cospetto di Smitherson. Stavolta l’aveva proprio combinata grossa. A causa del suo errore madornale era saltata in aria l’intera città di Pechino e – cosa ben più grave almeno per lui – il gatto del capo, che per una strana ironia della sorte albergava da quelle parti giusto in quei dannatissimi giorni.

Sapeva già che quel felino dallo sguardo stupido e assente avrebbe popolato i suoi incubi chissà per quanto tempo e non solo quelli ad occhi chiusi, ma soprattutto quelli ad occhi aperti, giusto come quello che stava vivendo ora sulla sua pelle tra le quattro mura tetre dell’ufficio di Smitherson.

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