Agente ‘secreto’ zerozero-muco: la spia che non fiutava – 3^ p.ta

ragazza orecchino2.jpgStewart Svenson se ne stava muto e come pietrificato al cospetto di Smitherson. Stavolta l’aveva proprio combinata grossa. A causa del suo errore madornale era saltata in aria l’intera città di Pechino e – cosa ben più grave almeno per lui – il gatto del capo, che per una strana ironia della sorte albergava da quelle parti giusto in quei dannatissimi giorni.

Sapeva già che quel felino dallo sguardo stupido e assente avrebbe popolato i suoi incubi chissà per quanto tempo e non solo quelli ad occhi chiusi, ma soprattutto quelli ad occhi aperti, giusto come quello che stava vivendo ora sulla sua pelle tra le quattro mura tetre dell’ufficio di Smitherson.

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