EXVOTO


Beh, si, so che non va più di moda che mi sento in debito e io i debiti li pago. Stavo volando dal terzo piano del mio palazzo e pur sforzandomi di calcolare la velocità riesumando ricordi scolastici per cui spazio= Spazio Iniziale+Velocità * Tempo + ( Accellerazione* (Tempo^2))/2  l’unico pensiero fisso è che l’impatto non sarebbe…

Scremati dal destino – San Valentino vent’anni dopo.

cupidoultima.jpgMaso si era da poco accasciato sul morbido sofà in soggiorno e, scostate con un’abile mossa d’una decina di centimetri le pantofole dai piedi, aveva preso a grattarseli svogliatamente l’un l’altro, mentre sfogliava al massimo dell’orgasmo le morbide pagine rosa della gazzetta dello sport. Gongolava tra sé e sé alla vista di tutte quelle notizie, perché le conosceva bene, anche il piccolo trafiletto schiaffato in fondo alla pagina, e in cuor suo si sentiva al sicuro nel rendersi conto che teneva tutto sotto controllo. Il calcio, e lo sport in genere, non avevano segreti per lui. Macché politica, sociale, economia.. tutte bestie insulse! Una sana ignorante coattissima lettura rigenerante della gazzetta era quel che ci voleva per rimetterlo in vita, per ricordargli che era un vero uomo, ricco di conoscenze valide e spendibili. A un tratto, alzò gli occhi, come colto da una strana sensazione di panico. Si sentì attraversare la schiena da un brivido gelido. Una goccia di sudore freddo, come una fredda lama nel buio fondo della notte. Chiuse il giornale, lo ripose accuratamente sul tavolinetto, e si piegò in basso verso un mobiletto per aprire di scatto il secondo cassetto. Lo fece a occhi chiusi, temendo il peggio. Poi, la liberazione. L’album era lì, con le figurine in bella mostra. Voltò le pagine velocemente e.. per fortuna, tutto in regola, proprio come l’aveva lasciato lui. Che imprudente ch’era stato. Se gli fosse successo qualcosa non se lo sarebbe perdonato! Scrisse sull’agenda del telefonino un breve memo periodico con allarme per i lunedì sera alle venti e trenta: <<martedì ricordarsi inquietante presenza in giro casa figlio rompicoglioni donna pulizia quindi album figurine cassaforte>>. Si lasciò nuovamente crollare sul divano e, tirato un profondo respiro di sollievo, riprese da dove l’aveva improvvisamente interrotto l’impegnativo compito d’aggiornamento rosa. Fu proprio in quell’istante che si aprì la porta di casa ed entrò Mara con i capelli impermanentati di fresco.

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Il Terrazzo – L’ultima malattia

29 Agosto 2240 Sono da solo, seduto su una sedia sdraio, sul mio terrazzo. E’ tardi, molto tardi; così tardi che fra poco diventerà molto presto. Qui ad Hong Kong ci si prepara a vedere una nuova alba sul Mar della Cina. Le luci del salone sono tutte accese e guardandole da fuori questa casa sembra ancora più grande e vuota di quanto in realtà…

Piano 3° – L’ultima malattia

Continua da QUI   Sono seduto alla mia scrivania, guardo fuori in direzione della grande parete a vestri che divide il soggiorno dal terrazzo. Fuori il sole sta tramontando, è un panorama bellissimo, sembra che poco a poco si spenga mentre si immerge fra le onde del mare. Quando comprai quest’attico, circa 5 anni fa, con i primi proventi derivanti…

Piano 2° – L’ultima malattia

Continua da QUI   Stamattina mi son dovuto mettere la cravatta nera. Io non volevo cazzo, ma mia madre mi ha obbligato; dice che è un segno di rispetto, anche se a me del rispetto non frega proprio una sega. Io le persone le rispetto da vive e non da morte, me l’hanno insegnato la strada e i ragazzi della mia crew. E poi che cosa cazzo si…

Unforgettable

Ho fatto una cazzata; e il bello è che sapevo di farla nel momento stesso in cui la stavo compiendo. Perchè tu sei indimenticabile, come una cicatrice in mezzo all’anima. Sei quel pensiero che ritorna quando fuori piove, sei come la prima sigaretta che ti accendi dopo 6 mesi che non fumi. Che alla seconda, neanche te ne accorgi e già sei tornato…

Le cose che ho capito viaggiando

Credo che in viaggio si imparino tante cose; questo indipendentemente dal viaggio in se stesso che certamente, se vissuto in quanto tale, ci insegna sempre e comunque qualcosa di nuovo. Sono convinto che la predisposizione alla novità, all’apprendimento, ci aiuti a capire anche cose che magari sono già nella nostra testa o nel nostro cuore, magari…

Ultima notte a Jericoacoara


Ho guardato nel buio e ho pianto lacrime di vetro, aspettando che il sole morisse, nell’attesa di una nuova alba. Mi son perso fra le stelle, ascoltando la croce del sud accompagnare la dolce melodia dell’oceano e ho capito che sono acqua.. E ho capito che tornerò sabbia. Nel mezzo una lunga spiaggia, dove raccogliere sogni, come conchiglie. &nbsp…