ROCK


Ero una donna felice. Non perché avevo bella casa arredata dall’architetto di grido, il suv per andare a prendere i bambini, due, un maschio e una femmina, a scuola, non perché davo feste e ricevimenti memorabili e non voglio ricordare  le mie cene di Natale con gli amici: ne parlano ancora.Ero una donna con una tata per il bimbi, una signora…